… m’abbracciai a quella pianta …

  Eravamo là a tagliare le legne in una selva qui vicina insieme al Giampiero che il padrone era lui, io aiutavo a lui. Sicché va che a mezzogiorno tirava un vento su di lì per quella selva lì al metato dell’Angiolino che portava via! Tutto a un tratto s’alza questo Buffardello, che lo chiamiamo così ma è un vento che ti gira intorno tutto di foglie che fa dei campanili anche fino a cento metri, eh! Insomma questo Buffardello girava intorno a me, gira alla tonda, gira alla tonda … capito?! E io ero laggiù, che facevo? E loro mi guardavano e ridevano, oté! Insomma a forza di girare mi venne addosso a me e tutto un colpo mi chiappò il cappello e su per aria, poi tornò giù quando fu finito, proprio preciso in cima alla testa! Poi tutto un colpo mi ricapitò un’altra volta che tornò addosso a me, che fu quella volta che m’abbracciai anche a quella pianta perché perdevo il fiato, ti fa perdere il fiato se ti combina così! E girava proprio in quel modo lì, in tondo in tondo! E loro ridevano e mi dicevano che mi portava via il Buffardello!
Raffaello Giorgi – nato nel 1936
Tesi di laurea Ricerca Enrica Vanni – Raffaello Giorgi – nato nel 1936