Figure, figurazioni, varianti e grammatica del simbolico

Le figure dell’immaginario sono generalmente legate al territorio di appartenenza e assumono nomi locali (Baffardello, streghi, la Margolfa, la Rocchetta ecc.); le loro caratteristiche (figurazioni), invece, si raccordano nello spazio (sono simili a quelle di altri esseri di altre regioni) e si approfondiscono nel tempo arrivando fino ai miti antichi.

Così il biscio Bimbin è solo di Gorfigliano (Lucca), ma le sue figurazioni (metà bambino metà serpente, piange, rotola ecc.) sono attribuite singolarmente, o tutte insieme, o insieme ad altre, a serpenti/esseri con altri nomi in varie parti di Italia e d’Europa fino a confluire nel Basilisco e ritrovarsi nell’antico mito di Erittonio.

Un altro esempio è quello del folletto che ha nomi diversi in ciascuna località ed anche attributi non sempre uguali: Mazzariol, Mazzapegol, Mazzamareddu, Salvanello, Sbilf, Troll, Linchetto, Fuddittu, Munaciello.

Le figurazioni sono frequentemente diverse anche nello stesso territorio e addirittura in un singolo villaggio: sono delle varianti lungo le quali si snoda il viaggio della nostra ricerca, e ciascuna di loro è essenziale per ricostruire il quadro complessivo che può coinvolgere un'intera cultura.

Il legame fra figura e figurazione sembra seguire regole grammaticali proprie dell'immaginario che vanno studiate e definite.

Tutto questo fa parte del viaggio organizzato in questo museo.

Ricerche e collegamenti fra le figurazioni e le figure e il territorio potranno usufruire delle ricerche documentarie sul database del Centro di Documentazione della Tradizione Orale.

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Umberto Bertolini

Characters, characteristics, variants and symbolic grammar

Folk characters are generally tied to the places to which they belong, and assume local names (like the goblin called Baffardello, the fairyfolk called streghi, the Margolfa, the Rocchetta, and so on). The various features of these characters, on the other hand, have connections across space (they resemble other beings, of other places) and have deep roots in time, going back even to ancient myths.

Thus, the Bisciobimbin is found only in Gorfigliano (Lucca), but its characteristics (a half child/half snake that cries and rolls) are variously attributed (singularly, together, or mixed with other characteristics), to serpents/beings with other names and found in various parts of Italy or Europe, reaching as far back as the Basilisk and the ancient myth of Erichthonius.

Another example is the goblin, which has different names and sometimes different attributes in each place: Mazzariol, Mazzapegol, Mazzamareddu, Salvanello, Sbilf, Troll, Linchetto, Fuddittu, Munaciello.

Its characteristics frequently differ, not only in the same area but even within a single village. Our research unfolds through the study of these variants, each of which is essential for reconstructing the overall picture that embraces an entire culture.

The links between character and characteristics seem to follow their own grammatical rules that should be studied and defined.

All of this contributes to the journey organised in this museum.

Further researches and linkages between characteristics, characters and the landscape can be pursued through documentary searches on the database of the Centre for Documentation of Oral Traditions.

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Translation by Linda Barwick, The University of Sydney, Australia