La prima zona di cui pubblichiamo un viaggio è la Valle del Serchio con le zone limitrofe sia verso Lucca, che sulle Apuane, che nella Lunigiana.
Abbiamo delimitato l’area sulla base della presenza di una particolare figura: gli streghi (vedi la pagina specifica).
Qui è la nostra sede e in questa area abbiamo effettuato nel tempo molte ricerche che ci permettono di creare mappe precise dei luoghi di paura e descrizioni molteplici delle principali figure dell'immaginario.
Un punto di riferimento importante per la ricerca è stata per alcuni anni l'Università di Pisa con Alberto Borghini, Fabrizio Workstein Braccini e Alessandro Perutelli; la morte prematura degli ultimi due ci ha tolto purtroppo energie preziose.
Accanto a questi vanno ricordate le ripetute ricerche del laboratorio demologico della scuola media Santini di Piazza al Serchio, della scuola media di Gramolazzo, della scuola primaria di Pieve San Lorenzo e in varia misura di tutte le scuole primarie dell'Istituto Comprensivo di Piazza al Serchio.
Ci sono infine le molte registrazioni di Umberto Bertolini e le attività dell'associazione La Giubba, in particolare di Valeria Martini e Ilaria Giannotti.
Come orientamento generale e come materiale per alcuni racconti utilizzati in documenti del passato, sono importanti le opere pubblicate su questi temi a partire da quelle di Oscar Guidi e Paolo Fantozzi per rimanere sui ricercatori locali, più tutte le altre di cui diamo conto nella bibliografia.
Ci aiuta infine al nostro scopo la pubblicazione del libro “La paura è una beretta …. ” Luoghi Storie e Figure della paura in Garfagnana (2004) che rappresenta una base di partenza, almeno per i luoghi della paura, così come “Rappresentazione del simbolico immaginario – Minucciano in Garfagnana” (2008) o i numerosi saggi di Alberto Borghini. Il materiale inedito presente nel centro e quello che speriamo ancora di acquisire renderà questa pubblicazione sempre più ricca.
Su questo territorio, infine, ci siamo avvalsi anche delle tesi di laurea di Enrica Vanni, Silvia Cantarelli e Sonia Tartarini .
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Umberto Bertolini
The first area whose journey we will present is the Serchio valley, with adjoining areas towards Lucca, on the Apuan Alps and in the Lunigiana.
We have defined the area on the basis of the presence of a particular character type: the streghi (fairyfolk).
We are headquartered in this area, and here we have undertaken many research projects over the years that have allowed us to create precise maps of frightening places and multiple descriptions of the main figures of folklore.
An important point of reference for our research for some years has been the University of Pisa, with Alberto Borghini, Fabrizio Werkstein Braccini and Alessandro Perutelli; with the premature death of the latter two we have sadly lost precious and energetic supporters.
Alongside these should be remembered the continued researches of the folklore workshop of the Santini Middle School (Piazza al Serchio), the Gramolazzo Middle School, the primary school of Pieve San Lorenzo and indeed to various extents all the primary schools of the Comprehensive Institute of Piazza al Serchio.
There are also the many recordings of Umberto Bertolini and the activities of the La Giubba association, particularly its members Valeria Martini and Ilaria Giannotti.
General background and source material for some previously published stories are provided by various published works on these themes, including not only those of local authors Oscar Guidi and Paolo Fantozzo, but also many more listed in our bibliography.
Our purposes have been assisted by publication of the book “Fear is a beret …” places, stories and figures of fear in the Garfagnana (2004), which represents a point of departure, at least for fearful places, and similarly the book “Representations of the symbolic imagination: Minucciano in Garfagnana” (2008), and Alberto Borghini’s numerous essays. The unpublished material presently held in the Centre, and that which we still hope to acquire, will enrich these publications even further.
Finally, we have benefitted from honours theses on this area by Enrica Vanni, Silvia Cantarelli and Sonia Tartarini.
Translation by Linda Barwick, The University of Sydney, Australia