Buffardello a Magnano

Il Buffardello, lo chiamavano anche Linchetto.
Aveva un tridente, come un nano, come uno gnomo, col cappuccio, coi piedi lunghi, il corpo corto e questo qui, anche questo aveva le sue simpatie, […] aveva in mano, sì, una forca a tre denti e quello perché, per esempio, entrava nelle stalle, aveva le sue simpatie, cioè per le mucche, levava il cibo a una per darlo a quell’altra perciò si trovavano, i contadini, con delle vacche che erano scheletri e vacche che erano fiorenti. Oppure anche, per esempio, da una stalla all’altra c’era quella che era colpita dal maleficio e quella colpita dal beneficio […].

Associazione La Giubba – Interviste di Umberto Bertolini e Carla Mariani – Anno 2004 Testimonianza Elisabetta Fontana (1927) – Trascrizione Ilaria Giannotti