Buffardello, Baffardello, Pappardello, Linchetto

Sono  alcuni dei nomi che ricorrono in Garfagnana e zone vicine per indicare un folletto dispettoso e/o un vento improvviso che porta in alto foglie e fieno o viceversa le raccoglie ordinatamente.

Si raccontava che fosse uno spirito invisibile, o un uccello, o una palla nera, oppure, più frequentemente, un essere con cappellino e a volte anche con occhiali che poteva venire dal bosco o da fuori o stava anche sotto la gronda del tetto (vedi “aspetto del Buffardello“).

Frequentemente si interessava dei cavalli e delle loro criniere o delle mucche che portava al pascolo o forniva loro il fieno o lo toglieva, così poteva esserci interesse per asini o muli o altri animali.

Era temuto in particolare per i dispetti in casa e soprattutto quando premeva sul petto, quando si dormiva, togliendo il respiro.

Le donne erano le vittime predilette; poteva anche cercare di soffocare i bambini nella culla, ma per fortuna aveva le mani bucate. 

C’erano diversi modi per stancarlo, allontanarlo: non sopportava il colore rosso, o vedere mangiare mentre si fanno “i proprio bisogni”; la stadera ai piedi del letto gli impediva di salire sullo stesso, così come la camicia del marito di casa.

A S.Anastasio si conosceva sotto forma di vento dispettoso, a  Borsigliana si raccontava dell’incubo notturno, a Vagli di Sotto succhiava il latte alle mucche, a Magnano era un piccolo gnomo che portava bene o male alle mucche nelle stalle, a Capoli  era di nuovo un peso che schiacciava il petto e immobilizzava, a Chiozza tornava l’identificazione con i venti improvvisi dell’estate, e così a Gorfigliano, a Piazza al Serchio si trovava l’identificazione con un uccello o un essere piccolo che ammucchiava le foglie, a Pieve San Lorenzo sfaceva la tela,a Vagli abitava nell’orecchio dei cavalli, a Cosina di Piazza al Serchio era una palla nera, ad Albiano aveva le mani bucate, …… 

___________________

Umberto Bertolini

These are just a few of the names in use in Garfagnana and in the surrounding areas to indicate a spiteful goblin and/or a sudden wind that sweeps up leaves and hay or else collects them neatly in piles.

It was said to be an invisible spirit, or a bird, or a black ball—or else, more frequently, a being wearing a little hat (and even, sometimes, spectacles) who comes from out of the woods, or from somewhere else outside, or who even resides under the eaves of the roof.

Often he took an interest in horses and their manes, or else in cows, which he took to pasture, or fed with hay (or took it away), and he could pay similar attention to donkeys or mules or other animals.

He was particularly feared for playing tricks in the home, and above all when he leant on the chest of those sleeping, taking away their breath.

Women were his favourite victims; he could also try to suffocate infants in their cradles, but fortunately he had holes in his hands.

There were various ways to wear him out or scare him off; he couldn’t bear the colour red, or seeing someone eat while they were using the toilet. A set of scales at the end of the bed stopped him from climbing up onto it, as did the shirt of the man of the house.

At Sant’Anastasio he was known in the form of a spiteful wind, at Borsigliana people told of nightmares. At Vagli di Sotto he sucked milk from the cows; at Magnano he was a small gnome who brought good or bad luck to the cows in the stable; at Capoli he was again a weight that squashed your chest and immobilised you; at Chiozza he was identified with the sudden summer winds, and at Gorfigliano too. At Piazza al Serchio he was identified with a bird or a small being that made piles of leaves; at Pieve San Lorenzo he undid weaving; at Vagli Sotto he made his home in the ears of horses; at Cosina (Piazza al Serchio) he was a black ball; at Albiano he had holes in his hands. …

_______________________

Translation by Linda Barwick, The University of Sydney, Australia

 

Per la Lunigiana e l'Appennino parmense è fondamentale l'opera La Magia dei Folletti di Mario Ferraguiti (Luna Editore, 2003), opera che ben si collega con il nostro materiale.